“Ex pluriappoltronati” alla ricerca dell’”Arca perduta”. La ferma e sferzante risposta dello “Scugnizzo”

4 Luglio 2019 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Lo stato di abbandono e degrado del Palazzetto dello Sport

La silenziosa e lenta “presa di coscienza” civica di tanti cittadini, che si mobilitano sui social e in piazza, sta prendendo in contropiede i soliti “volti noti” della politica collepassese.

Qualcuno “mastica amaro”, altri fanno finta di niente, altri ancora, nel risibile e disperato tentativo di “rimanere a galla”, tentano maldestramente di salire “in groppa” ai “civici” più vivaci che denunciano lo stato di abbandono e di malessere della nostra comunità. E si sa che trasformismo e ipocrisia sono tra le “qualità” più rilevanti di certa squalificata “sottoclasse” politica collepassese, pronta sempre a “saltare” su qualsiasi carro potenzialmente vincente nel disperato tentativo di riconquistare l'”arca perduta”.

Domenica scorsa un cittadino ha fatto in piazza, con garbo, competenza e serietà, un intervento pubblico seguito e apprezzato dai numerosi presenti, pur rimanendo su importanti principi teorici della politica (che è sempre bene ricordare). Personalmente, non posso che rallegrarmene. Alla fine del comizio uno dei più noti responsabili politici ed amministrativi del degrado politico e morale di Collepasso ha avuto, però, la “faccia tosta” di complimentarsi e abbracciare (come fa ogni “giuda” che si rispetti) il brillante oratore.

Clicca qui per vedere il comizio di Isaia Malorgio

Lo stesso personaggio, già mallevadore e “modello” dell’attuale disastrata Amministrazione, con cui è oggi in rotta, ha espresso plauso su facebook per le critiche rivolte da Carmine “Scugnizzo” per la situazione penosa del Palazzetto dello Sport, invocando – ahimé! – “una rivoluzione” (immaginate una “capra” che incorna se stessa?!?). Carmine aveva subito risposto in modo fermo e sferzante, dimostrando serietà e coerenza, che tanti sedicenti politici (anche di sinistra) non hanno, per “reconditi”, ma chiari, fini politici ed elettoralistici.

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Il lungo commento è poi sparito dai social (forse perché il personaggio si è tardivamente reso conto di averla “fatta grossa”) e con esso anche la risposta. Il nostro “scugnizzo”, che fesso non è (altrimenti che “scugnizzo” sarebbe?!?) né opportunista né politicante, ha recuperato la sua risposta e l’ha ripubblicata ieri con un invito finale che merita un pubblico plauso.

Questo il post di Carmine:

Il 24 giugno ho pubblicato un post relativo allo schifoso e vetusto stato in cui versa il “RELITTO DELLO SPORT” che qualcuno ancora si ostina a chiamare palazzetto. Vabbè, fatto sta che tra i tanti commenti quello che più mi ha “turbato la colecisti” è stato quello di un EX Pluriappoltronato di questo paese. Il commento è poi stato (non so per quale motivo) cancellato. Non ricordo testualmente il commento ma ricordo benissimo “parola per parola” quello che ho scritto io come risposta.

pluri appoltronato: Qui caro Carmine ci vorrebbe una rivoluzione

Caro EX PLURIAPPOLTRONATO, 

La rivoluzione è comunque un movimento violento.

Quello di cui ha bisogno questo paese, è una “ricostruzione” e non di una ristrutturazione. 

Quindi vanno abbattute le fondamenta e ricostruite di nuove. Fatte di trasparenza, coinvolgimento di chi ha deciso chi e come deve governare, ma soprattutto di partecipazione del popolo. 

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Un paese che deve fare della sua sicurezza un vanto.

Un paese “sicuro” è un paese migliore rispetto a tanti altri.

Essere sicuri di non prendersi delle zecche quando porto un bambino al parco, essere sicuro che chi abbandona dei rifiuti viene intercettato,  essere sicuro di avere a cuore la sicurezza dei ragazzi nelle scuole, essere sicuro di poter percorrere via Roma a piedi senza dover essere investito da un autotreno piuttosto che pensare alla pista ciclabile (solo perché altrimenti perdiamo i soldi), essere sicuro di non nascondere dei rifiuti pericolosi solo per trarre profitto,  essere sicuro che non vengano superati i limiti di velocità nel paese, essere sicuro che chi paga oneri di urbanizzazione venga “urbanizzato”.  Dove chi deve vigilare lo faccia in egual misura con Tutti e non avendo un occhio di riguardo per il compare o il sostenitore di turno. Essere sicuro che chi è amministratore non agisca nei propri interessi come “vendendosi a se stesso” delle zone ….. e potrei continuare fino allo sfinimento.

Egregio EX PLURIAPPOLTRONATO, lei mi insegna che la vera “politica” il vero linguaggio “politico” fa effetto solo da un certo livello in su.

Collepasso è un paese in gran parte fatto di gente carnale e di cuore, diamo diamo e vogliamo a prescindere dalle belle parole latine o salentine che siano.

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Dove si perdona chi effettivamente c’ha messo tutta la sua volontà ma non chi ha agito con furbizia e lucro. Dove si tollera l’ignoranza ma non l’arroganza, dove si compatisce il fallimento ma non pregiudizio.

Io uso la rete per raggiungere chi in modi diversi non potrebbe sapere, non per negligenza o svogliatezza, ma per mancanza di tempo o per impedimenti lavorativi.

Insomma. Non me ne voglia né lei né altri partiti politici, ma a questo giro, prendetevi una bella pausa. Lasciate a chi ha davvero voglia di cambiarlo in meglio questo paese di giocare la propria mano. D’altronde come avete fatto voi “vari partiti” nel corso di questi anni.

Anzi. Vi esorto a prestare la vostra esperienza, quella “Proloco” quella “pro patria” al servizio di chi ha energia trasparenza e voglia di cambiare Collepasso.


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Pantaleo Gianfreda