25 aprile, Anniversario della Liberazione dal nazifascismo: 74 anni di pace e di democrazia per l’Italia e l’Europa

23 Aprile 2019 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Il 25 aprile si celebra il 74° anniversario della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo.

Una data importantissima che ricorda la lotta e il sacrificio dei partigiani e di tante persone, uomini e donne di idee diverse, che insieme sconfissero i nazifascisti per ridare al Paese la libertà e la democrazia.

Una lotta e una resistenza, che coinvolse partigiani, Forze armate e cittadini democratici, che riguardò non solo l’Italia, ma l’intera Europa per liberarsi, grazie anche al determinante contributo degli Alleati, dal giogo del nazifascismo, dalle crudeltà e dalle follie di Hitler e Mussolini.

Uomini e donne di diverso orientamento politico si unirono sulle montagne, nelle campagne e nelle città alla resistenza armata contro l’occupazione nazista e contro il collaborazionismo fascista in una guerra di liberazione contro lo straniero, che fu anche guerra civile tra “repubblichini” e democratici. “Da una parte i massacratori, gli aguzzini, i persecutori di ebrei; dall’altra la civiltà, la libertà, il rispetto dei diritti inviolabili di ogni persona”, come ha ricordato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Partigiane e partigiani sfilano all’indomani del 25 aprile 1945

Da quelle lotte, che costarono la vita a tanti uomini e donne, è nata l’Italia democratica e la stessa idea di Europa unita, che ha garantito al vecchio Continente 74 anni di pace e di democrazia.

Nell’attuale e difficile momento storico, in cui, in un terrificante scenario da “corsi e ricorsi storici”, riemergono con preoccupazione le stesse ideologie e gli stessi fenomeni che portarono alle due guerre mondiali del secolo scorso, occorre ribadire “senza se e senza ma” i valori fondamentali della Resistenza, i valori della pace e della democrazia, conquistati nel 1945 con lotte, sacrifici e sangue.

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La democrazia e la pace non sono valori acquisiti per sempre (come, purtroppo, ci insegnano eventi anche di questi giorni in tante parti del mondo), ma conquiste che, pur tra le contraddizioni e i tanti problemi irrisolti delle moderne società, occorre difendere giorno per giorno, soprattutto di fronte al riemergere di gravi fenomeni politici degenerativi e ai tanti “smemorati” che sobillano all’odio e alla discriminazione per squallidi obiettivi partitici. I riemergenti fascismi e gli abietti autoritarismi, che oggi hanno i volti dei vari Salvini, Orban, Le Pen ed altri, devono essere contrastati e combattuti per non tradire lo spirito della Resistenza, per non dimenticare il sangue di tanti eroi ed eroine che morirono per riconquistare la libertà e la democrazia, per garantire la pace all’Italia e all’Europa intera, che deve essere oggi più che mai unita e solidale.

La Resistenza, come ricorda lo storico Luciano Canfora, è stata “l’unica vera rivoluzione italiana e la data più importante della metà del Novecento. Ma non è mai stata accettata da una parte del Paese. Ed è la prova provata che il problema è ancora aperto e che l’estinzione del fascismo non è mai avvenuta, di fatto”.

Sandro Pertini, capo partigiano e futuro Presidente della Repubblica, parla a Milano il 25 aprile 1945

Rivendicare l’antifascismo come base fondante della nostra Repubblica è oggi quanto mai necessario.

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“Un tratto strutturale del fascismo – scrive ancora Canfora – è stato quello di individuare il nemico esterno, o interno da espellere, gli ebrei ma anche tanti soggetti per polarizzare poi un fanatismo di massa contro un falso bersaglio. È un carattere fondamentale del fascismo e mi pare che ci siamo. Ce ne accorgiamo ogni tanto perché le carenze, le responsabilità e l’inettitudine delle forze politiche fanno crescere questa pianta”.

Ecco perché è quanto mai attuale la ricorrenza del 25 aprile e il ricordo della Resistenza, una grande insurrezione popolare che salvò la dignità del nostro Paese e ha garantito 74 anni di pace e democrazia.

“Bella Ciao”, la canzone del partigiano italiano, è oggi cantata in tutto il mondo dai tanti movimenti che lottano per la pace, la giustizia sociale, la fratellanza, la solidarietà, la salvaguardia dell’umanità e dell’ambiente.

Pantaleo Gianfreda

Programma della manifestazione del 25 aprile a Collepasso


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