Oggi in tutto il mondo la “Giornata della Terra” dedicata quest’anno alla lotta contro la plastica

22 Aprile 2018 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Si festeggia oggi, domenica 22 aprile, la Giornata della Terra (“Earth Day”), la festa di primavera che celebra il pianeta e chi lotta per difenderlo. Nata a San Francisco nel 1970 e subito riconosciuta dall’Onu, dal 1990 è diventata una ricorrenza mondiale. Dal 2007 vi aderisce anche l’Italia.

La giornata è dedicata quest’anno alla lotta contro l’inquinamento da plastica, una materia che si è diffusa in ogni settore della nostra vita e utilizzata in un’infinità di ambiti.

In occasione di questa ricorrenza, il WWF ha voluto lanciare la campagna “una giornata senza plastica” con consigli utili per limitare e annullare l’uso della plastica nella vita quotidiana.

I suggerimenti per uscire dalla ‘dipendenza’ dalla plastica si basano su tre regole fondamentali: no al monouso, occhio all’etichetta per detergenti e cosmetici, sì al refill (prodotti alla spina).

Ogni gesto rappresenta un taglio netto alla nostra ‘plastica quotidiana’ ed è un contributo semplice ma fondamentale alla difesa del pianeta. Si comincia dal mattino: visto che il consumo ‘medio’ di spazzolini da denti nella vita di ognuno è di almeno 300 pezzi, meglio scegliere quelli con testina intercambiabile. Lo stesso per i rasoi. Scegliere eco-ricariche per il bagnoschiuma, shampoo e altri detergenti. Possiamo risparmiare al mare le microplastiche, che avvelenano il sangue di balene e cetacei, se nell’etichetta di creme e bagnoschiuma non compare il polyethylene. Una colazione con tovagliette in cotone, tazze e i piattini in vetro o ceramica al posto di quelli in melamina.

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Evitiamo prodotti troppo imballati, come merendine e biscotti, i succhi di frutta confezionati ( meglio le spremute, centrifughe e frullati di prodotti freschi). Il caffè meglio se fatto con la moka o, per chi non può rinunciare all’espresso, con cialde compostabili visto che quelle di alluminio e plastica sono praticamente irriciclabili. Occhio anche ala bustine del thè. Al momento delle pulizie di casa, se ci rendiamo conto che l’armadio è pieno di flaconi, riduciamone via via il numero usando i rimedi della nonna come aceto, limone, bicarbonato, the, essenze naturali. Facciamo la nostra ‘battaglia’ per convincere i negozianti a dotarsi di prodotti alla spina nel vendere saponi liquidi di largo consumo. Possiamo tagliare ancora la nostra ‘plastica quotidiana’ usando guanti riutilizzabili e non mono-uso, pezze di cotone per spolverare e pezzette in cellulosa. Meglio mollette di legno per stendere i panni. Anche l’ufficio può diventare plastic-free: no bicchierino di plastica alla macchinetta, meglio una tazzina ‘spaiata’ portata da casa. Pranzo green con la schiscetta: si evitano stoviglie monouso, spese extra e si mangia anche meglio.

Arriva l’ora della spesa, un momento strategico per una giornata liberi dalla plastica: l’opzione migliore sarebbe il mercato, dove si possono usare le sporte di cotone al posto dei sacchetti di plastica. Al supermercato combattiamo contro l’eccesso di polistirolo, vaschette e pellicole scegliendo prodotti sfusi al banco dei formaggi e salumi, carne, pesce, pane, reparto ortofrutta. Per uova o yogurt sì ai contenitori in carta o vetro. E poi scegliamo i formati famiglia al posto di confezioni con porzioni monodose, ricche di imballaggi. Anche lo sport può essere amico della Terra se usiamo tappetini in fibra di bambù al posto di quelli sintetici. Per l’abbigliamento scegliamo tute, canottiere, tshirt in tessuti naturali, che non rilasciano microplastica al momento del lavaggio. Ogni anno (fonte Ellen Mc Arthur Foundation) mezzo milione di tonnellate di microfibre di plastica sono rilasciate nel mondo dal lavaggio dei tessuti sintetici, che equivale al 35% delle microplastiche primarie che entrano nell’oceano.

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Borraccia al posto della bottiglietta di plastica per dissetarsi. Accappatoio e asciugamani in spugna e non in microfibra. Usiamo le ricariche per i flaconcini di shampoo e bagnoschiuma e abbandoniamo le monodosi. Anche i nostri amici animali, gatti, cani, possono ‘aiutarci’: ciotole in ceramica o acciaio, giocattoli in corda o in altri materiali diversi dalla plastica, sacchetti in bioplastica per raccogliere gli escrementi, cucce di legno o cesti di vimini. Persino l’ora dell’aperitivo nasconde inside: cannuccia e agitatore monouso, piatti, bicchieri, posate e vassoi in plastica? Tutto è sostituibile con materiali più durevoli, come carta o bambù. Al posto dei palloncini, festoni colorati di carta. La nostra Giornata ‘zero plastica’ sta per finire, è l’ora di cena: la sfida più difficile è quella del packaging dei prodotti alimentari. Impariamo a conservare i cibi sostituendo buste, pellicole e contenitori con quelli in vetro. Alternative alla plastica sono disponibili anche per cucchiai, spatole, taglieri, ciotole, piatti, tazze. Anche l’accendino può essere di metallo ricaricabile e non usa e getta.


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Pantaleo Gianfreda