Elezioni politiche del 4 marzo: presentate le liste dei candidati a Camera e Senato

30 Gennaio 2018 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Avv. Marcello Risi, candidato Camera dei Deputati Collegio uninominale di Nardò, che comprende Collepasso

Presentati candidati e liste per le elezioni politiche del prossimo 4 marzo per eleggere 630 deputati e 315 senatori.

I cittadini saranno chiamati a votare con una nuova legge elettorale (c.d. “Rosatellum”), che prevede un ferraginoso sistema misto di proporzionale e maggioritario.

Con il proporzionale verranno eletti circa due terzi dei parlamentari in liste bloccate plurinominali (senza possibilità di preferenza) nei 63 collegi nazionali per la Camera e nei 34 per il Senato. Con il maggioritario verrà scelto un terzo circa di parlamentari, votati nei 232 collegi uninominali per la Camera e 116 per il Senato.

Il pessimo sistema elettorale non permette ai cittadini, eccetto che per la quota (minoritaria) del sistema maggioritario, di scegliere i propri rappresentanti. La stragrande maggioranza dei parlamentari verranno in pratica “nominati” dai partiti e i cittadini saranno solo “liberi” di votare i simboli dei partiti ai quali sono collegati i candidati (naturalmente, i capilista hanno quasi tutti l’elezione assicurata). Si vota, infatti, con un’unica scheda (una per la Camera, l’altra per il Senato) valevole sia per il proporzionale che per il maggioritario e non sarà possibile il voto disgiunto (già previsto in precedenti sistemi elettorali). Sulla scheda è, infatti, indicato sia il nome del candidato all’uninominale sia il listino dei candidati al proporzionale accanto al simbolo del partito. Il cittadino può semplicemente crociare il nome del candidato uninominale e/o il simbolo del partito: in un caso o nell’altro il voto va ad ambedue.

Fac simile scheda per le elezioni del 4 marzo

Si capiscono, pertanto, le sconcertanti vicende accadute nelle ultime ore che hanno preceduto la presentazione delle liste entro il termine fissato (ore 20.00 del 29 gennaio).

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Tra polemiche, epurazioni, accordi dell’ultima ora, new entry, divorzi e vere e proprie “truppe di catapultati”, i cittadini saranno costretti a dire un sì o un no a quanto deciso dalle segreterie nazionali dei partiti e talora a votare per candidati esterni al territorio (eccetto per i 5 Stelle che hanno scelto i loro candidati con il metodo delle “parlamentarie” e sono tutti candidati espressi dal territorio).

La Puglia è stata suddivisa in 16 collegi uninominali più 4 plurinominali per la Camera e 8 uninominali più due plurinominali per il Senato: saranno eletti, complessivamente, 42 deputati e 20 senatori.

In provincia di Lecce vi saranno 3 collegi uninominali (Lecce, Nardò, Casarano) per la Camera. Due per il Senato: uno comprende i due collegi uninominali di Nardò e Casarano della Camera; l’altro “a mezzadria” con la provincia di Brindisi (comprendente i collegi di Lecce e Francavilla). Verrà eletto deputato o senatore solo un candidato per ogni collegio (anche se conquista un solo voto in più).

Collepasso è inserito nel Collegio di Nardò per l’uninominale della Camera (vi è candidato lo stimatissimo, qualificato e caro amico avv. Marcello Risi, già sindaco di Nardò) e, per il plurinominale, nel Collegio Lecce-Nardò-Casarano-Francavilla; per l’uninominale del Senato nel Collegio Nardò-Casarano e, per il plurinominale, nel Collegio Sud Puglia.

Nel collegio senatoriale Nardò-Casarano è già diventato un caso mediatico lo scontro tra i big nazionali Massimo D’Alema (Liberi e Uguali), Teresa Bellanova (PD) e Barbara Lezzi (M5S), seppur non va sottovalutata la presenza per il centrodestra dell’ex sindaco di Otranto, l’amico Luciano Cariddi, in “quota Udc”. I tre big sono, comunque, tutti “garantiti” nella loro elezione, se dovesse andare male nel maggioritario, essendo candidati anche nel listino proporzionale: D’Alema e Lezzi in quello senatoriale Nardò-Casarano, mentre Bellanova è stata “spedita” da Renzi (per avere la certezza dell’elezione) anche nel collegio emiliano di Bologna-Ferrara- Ravenna-Rimini.

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Fermento nei maggiori partiti della provincia di Lecce ha suscitato l’imposizione di candidati esterni quali capilista. Per il PD, ad esempio, dove hanno suscitato clamore l’esclusione dell’uscente on. Fritz Massa e la collocazione in un collegio “perso in partenza” dell’altro uscente on. Salvatore Capone, capolista è il biscegliese Francesco Boccia, mentre a Taranto è capolista il segretario provinciale di… Bari (diciamo che il PD salentino, e non solo, è stato completamente “baresizzato”). Nei “listini impazziti” (come hanno scritto i giornali) di Forza Italia è stata imposta capolista in provincia di Lecce la deputata barese Elvira Savino e al secondo posto il deputato napoletano Elio Vito (ex radicale), mentre il leccese Paolo Pagliaro, che tutti preconizzavano già da mesi come capolista (e deputato certo), è stato dirottato al n. 3 del listino del Collegio plurinominale Taranto-Brindisi-Monopoli, rendendone quasi impossibile l’elezione.

Dissensi, rivolte e minacce di disimpegno rischiano di procurare molte sorprese nelle prossime elezioni, che probabilmente saranno le più imprevedibili e più improduttive degli ultimi decenni. Il pessimo sistema elettorale con cui si andrà a votare non garantisce, infatti, alcuna maggioranza certa e c’è il rischio di un ritorno immediato alle urne.

Che Dio ce la mandi buona“… e, comunque, “in bocca al lupo” a tutti i candidati, seppur, come dice il Vangelo, “multi sunt vocati sed pauci electi” (“molti sono i chiamati, ma pochi gli eletti“)!

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Pantaleo Gianfreda

I candidati al Collegio uninominale di Camera e Senato per il nostro Comune

Candidati Collegio uninominale di Nardò per la Camera dei Deputati

Candidati Collegio senatoriale Nardò-Casarano


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Pantaleo Gianfreda