Collepasso, le “occasioni mancate”/1 – Il Piano Urbanistico Comunale (PUG), da otto anni bloccato al suo “ultimo miglio”

13 Dicembre 2018 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Iniziativa “Pug bambini” del 4 luglio 2010

In questo 1° capitolo sulle “occasioni mancate” non posso che iniziare con il nuovo P.U.G. (Piano Urbanistico Generale), strumento essenziale e decisivo per lo sviluppo urbanistico e socio-economico di Collepasso.

Mi auguro che i lettori e anche gli amministratori leggano sino in fondo questo articolo, all’apparenza lungo ed invece molto schematico, che ho voluto corredare con appropriata documentazione per chi vorrà consultarla e studiarla (Atto di indirizzo, Documento di Scoping e Documento Programmatico Preliminare del Pug).

Quando divenne sindaco nel maggio 2011, Paolo Menozzi ricevette “in eredità” dalla precedente Amministrazione un PUG “quasi fatto”, il cui iter era ormai al suo “ultimo miglio”… e lì è rimasto bloccato!!!

Eppure, già nel Consiglio comunale del 25 maggio 2011, all’atto del suo primo insediamento, tra gli obiettivi programmatici del quinquennio 2011-2016, il neosindaco dichiarava: “Particolare interesse sarà rivolto all’approvazione definitiva del piano urbanistico generale per ridisegnare l’assetto urbanistico e dare impulso allo sviluppo, alla qualità e alla tutela dell’ambiente naturale”.

Identiche parole espresse il sindaco Menozzi nel Consiglio del 16 giugno 2016 nelle “Linee di mandato per il quinquennio 2016-2021”: “Particolare interesse sarà rivolto all’approvazione DEFINITIVA del Piano Urbanistico Generale per ridisegnare l’assetto urbanistico e dare impulso allo sviluppo, alla qualità e alla tutela dell’ambiente naturale” … con quell’aggettivo “DEFINITIVA” scritto in maiuscolo, quasi a rilevarne la priorità e l’importanza.

Nonostante i solenni impegni assunti, non un solo atto né un minimo “passettino” è stato mai compiuto.

Eppure nel 2011 il PUG era giunto al termine del lungo e complesso iter amministrativo previsto dalla legge regionale. In qualità di assessore all’Urbanistica nel quinquennio 2006-2011, avevo fortemente perorato la necessità del PUG e seguito con impegno e passione (e superando mille difficoltà) il complesso iter. Prezioso ed ineccepibile era stato il lavoro dell’ing. Claudio Conversano, nell’aprile 2008 riconfermato nell’incarico per la sua competenza e professionalità, con la collaborazione dell’allora Responsabile dell’Ufficio Tecnico comunale arch. Francesca Pisanò, tutt’oggi rimpianta da cittadini e tecnici.

Scrivere di PRG/PUG significherebbe riempire decine e decine di pagine sugli ultimi 40 anni di vita amministrativa del nostro Comune. Mi limiterò, pertanto, seppur schematicamente, all’ultimo decennio. Tante, infatti, sono state le mie battaglie dall’opposizione e le proposte e (soprattutto) le azioni concrete quand’ero in maggioranza per far approvare uno strumento fondamentale di programmazione urbanistica e socio-economica, su cui molte amministrazioni erano “inciampate” o “ruzzolate” fragorosamente nei decenni passati o, come l’attuale, inspiegabilmente “bloccate”.

Nel quinquennio 2006-2011 l’obiettivo sembrava finalmente poter essere raggiunto. Con la 2ª Conferenza di Copianificazione, tenutasi il 21 febbraio 2011 presso l’Assessorato regionale all’Urbanistica, era giunto a conclusione l’impegnativo iter amministrativo del Pug, che aveva visto il coinvolgimento e la partecipazione di cittadini, associazioni, enti locali e Regione. Sarebbero bastati altri pochi mesi di lavoro per portare in Consiglio il nuovo PUG.

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Nel quinquennio 2006-2011, nel corso del mio assessorato, il nuovo PUG divenne una delle priorità assolute. Dovetti inizialmente risolvere, d’accordo con l’Amministrazione, la “patata bollente” dei tre tecnici incaricati nel 2001 dall’Amministrazione di Salvatore Perrone, scelti con il bilancino della spartizione e alcuni completamente estranei alla nostra realtà. Era mia intenzione, come poi avvenne, riconfermare uno solo di loro, l’ing. Claudio Conversano di Alezio, professionista apprezzato e credibile, che, seppur politicamente di centrodestra, aveva la stima di tutti (era stato nominato nel 2001 anche dallo stesso ex vicesindaco Menozzi). Si perse, in verità, molto tempo nell’estenuante trattativa con gli altri due tecnici, ma non si poteva fare altrimenti per evitare lunghi e costosi contenziosi, che avrebbero bloccato il PUG. Solo il 1° luglio 2008 si addivenne ad un accordo transattivo e i due tecnici presentarono richiesta di risoluzione consensuale dell’incarico.

Nel frattempo, però, per accelerare i tempi, l’Amministrazione aveva già avviato il primo importante step. Nel marzo 2009 venne fatto, come prevedeva la legge, l’“Avviso pubblico”, che avviava il processo di consultazione pubblica partecipata, invitando cittadini e aziende a presentare istanze e proposte al Comune tramite anche l’elaborazione di un significativo questionario. Molti risposero e molte furono le istanze e le proposte.

Nell’aprile 2009 (del. G.C. 54/17.4.2009) venne confermato e ufficializzato l’incarico all’Ing. Claudio Conversano, affiancato nel novembre successivo dall’Arch. Francesca Pisanò come co-progettista.

Il 30 dicembre 2009 la Giunta (delib. 208) approvò l’”Atto di Indirizzo” (cliccare e leggere), “essenziale ai fini dell’avvio del procedimento per la formazione del PUG…”, e il “Documento di Scoping” (cliccare e leggere), finalizzato “alla definizione delle informazioni da includere nel rapporto ambientale e del loro livello di dettaglio”. Con questi due atti si apriva la fase della partecipazione attiva e dell’intenso confronto con cittadini, parti sociali, Comuni, Provincia e Regione.

L’Assessorato comunale all’Urbanistica provvedeva, poi, d’intesa con l’Assessore Regionale e i Tecnici progettisti, ad organizzare la 1ª Conferenza di servizi di Copianificazione, passaggio necessario e precedente la redazione del D.P.P. (Documento Programmatico Preliminare), invitando alla Conferenza tutti i numerosissimi enti ed autorità con specifiche competenze ambientali da coinvolgere nelle fasi di copianificazione. La Conferenza si tenne l’8 febbraio 2010 a Bari, presso la sede della Regione, alla presenza attiva dell’ottima assessora regionale Angela Barbanente.

Subito dopo, il 22 febbraio, presso la Sala Riunioni della Scuola Elementare, venne indetta un’assemblea pubblica sul tema “Il nuovo Piano Urbanistico Generale di Collepasso. Indirizzi, idee e proposte per una comunità moderna e solidale”, cui parteciparono cittadini, associazioni, imprese, tecnici e la stessa assessora Barbanente.

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Nel corso del processo partecipativo, di particolare rilevanza era stata l’iniziativa per coinvolgere i ragazzi delle Scuole nel percorso di “PUG partecipato”. Gli alunni, con il supporto dei docenti, risposero in modo sorprendente e positivo al questionario e al componimento scritto o con disegno proposti sul tema “Il paese che vorrei”. Domenica 4 luglio 2010 si tenne in Largo Municipio un altro incontro pubblico e la mostra degli elaborati e dei disegni degli alunni.

Dopo l’intensa fase partecipativa e consultiva, prima la Giunta (delib. 170/20.09.2010) e poi il Consiglio comunale nella seduta del 24 settembre 2010 (delib. 44) approvarono il D.P.P.-Documento Programmatico Preliminare (cliccare e leggere), depositato presso la Segreteria del Comune nei termini previsti (20 giorni) senza che pervenissero osservazioni.

L’approvazione del D.P.P. da parte del Consiglio e la presentazione della V.A.S. (Valutazione Ambientale Strategica) da parte dell’ing. Conversano permisero la convocazione presso la Regione della 2ª e ultima Conferenza di Copianificazione, che si tenne a Bari il 21 febbraio 2011, sempre alla presenza della Prof.ssa Barbanente, la quale, da grande docente e professionista dell’Urbanistica e da indimenticata e qualificatissima Assessora al ramo, operò attivamente in un rapporto sinergico di confronto e stima con l’Amministrazione comunale e l’ing. Conversano con consigli e indicazioni tecniche finalizzati alla stesura del miglior strumento urbanistico possibile per la nostra comunità.

A dimostrazione dello straordinario e costruttivo feeling instaurato, l’assessora Barbanente venne ancora a Collepasso il 27 aprile 2011 per incontrare cittadini e tecnici in una pubblica assemblea, tenuta in Largo Municipio, e discutere dei positivi risultati raggiunti nella stesura del nuovo PUG, giunto ormai all’”ultimo miglio”…

… e lì, purtroppo, è rimasto… nonostante l’appassionato impegno e l’enorme lavoro compiuto dal mio Assessorato e dai tecnici!

Nota non marginale, la Regione aveva concesso al Comune, che aveva espresso la volontà di approvare il Pug, due contributi di € 15.000 e di € 22.000, che, insieme al residuo mutuo stipulato con la Cassa DD.PP., sarebbero serviti a coprire i costi della progettazione. Ho l’impressione che quei contributi siano oggi “evaporati”, perché probabilmente “caduti in perenzione” (come si dice in termine tecnico) non essendo stati utilizzati e spesi in questi anni, sebbene il Comune abbia dovuto pagare ai tecnici decine di migliaia di euro e speso somme enormi in questi ultimi decenni per altri tecnici per un Piano mai realizzato. Una vergogna, un dispendio e una perdita enormi di risorse pubbliche!

Perché Menozzi, che, oltre ad essere sindaco, ha trattenuto per sé la delega all’Urbanistica, non procede, come si è impegnato, “all’approvazione DEFINITIVA del Piano Urbanistico Generale”, che, come lui stesso ha scritto in ben due dichiarazioni programmatiche, è indispensabile “per ridisegnare l’assetto urbanistico e dare impulso allo sviluppo, alla qualità e alla tutela dell’ambiente naturale”?!?

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Mi auguro che non vi siano, come qualcuno sospetta, interessi e disegni “oscuri” dietro questa persistente e colpevole latitanza, paura delle scelte o, peggio ancora, interessati e meschini calcoli ragionieristici. Come è noto, infatti, il vecchio P.d.F. prevede enormi aree di espansione, tipizzate come zone C, edificabili “sulla carta”, ma che non lo saranno mai concretamente. Su queste zone il Comune introita annualmente decine di migliaia di euro per l’Imu, tra le proteste dei cittadini. A causa del notevole decremento demografico dal 1975 (data di approvazione del P.d.F.-Programma di Fabbricazione, ancora vigente) ad oggi, la stragrande maggioranza di quelle aree non potranno più essere tipizzate come espansione nel nuovo PUG, la cui approvazione, escludendo quelle aree inutilizzabili, potrebbe permettere notevoli risparmi alle famiglie, non costrette più a pagare l’Imu per terreni su cui non potranno mai costruire. Sarà questo il motivo vero e inconfessabile per cui Menozzi tiene bloccato il PUG al suo “ultimo miglio”?!?

Per concludere, voglio ricordare un significativo episodio avvenuto la sera di giovedì 30 aprile 2015, in occasione dell’inaugurazione della restaurata statua di san Giuseppe in piazza Martiri Ungheresi. Per dare lustro all’iniziativa venne invitato, oltre il presidente della Provincia Gabellone, il dott. Giovanni Giangreco, storico d’arte e già Sovrintendente dei Beni Architettonici e Paesaggistici, che, nel corso del suo intervento ufficiale, fece un accorato appello all’Amministrazione comunale per la realizzazione del PUG. L’illustre ospite aveva dimostrato di conoscere bene la storia e l’evoluzione di Collepasso, inquadrandola e proiettandola in un discorso più ampio di “costruzione della città”. Per “costruire” una vera “città” e tutelare le sue risorse storiche, architettoniche e paesaggistiche non ci si può riferire – affermò – al Programma di Fabbricazione del 1975, ma “si ha bisogno di un Piano Urbanistico Generale”.

Parole sante!!! … Menozzi ricordi e ascolti almeno quelle!

Pantaleo Gianfreda

Post scriptum

… ma la dormiente opposizione, soprattutto quella di centrosinistra – che l’ineffabile, suscettibile ed “orba” segretaria Pd Manta definisce “efficace” e “propositiva” (!!!) -, non ha niente da dire, rivendicare e proporre in merito al Pug (ed altri scottanti problemi)?!?

L’impressione generale è che l’opposizione, più che svolgere un trasparente e doveroso ruolo di critica, stimolo e proposta, voglia “coprire” l’attuale e inconcludente Amministrazione con un un mantello o una coperta – o, se preferire il vernacolo, “‘na manticeddha” – per nasconderne i tanti ritardi, inefficienze e responsabilità, impedendo così ai cittadini di conoscere la realtà amministrativa ed avere una giusta informazione.


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Pantaleo Gianfreda