Castello di Collepasso. “Decide il Comune e non l’assessore Perrone”.

10 Gennaio 2010 Off Di Pantaleo Gianfreda
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Il sindaco chiede a Gabellone di intervenire a seguito, a suo dire, di alcune “gravi” dichiarazioni dell’assessore provinciale sul destino della struttura

Che le dichiarazioni del sindaco di Collepasso Vito Perrone rivolte all’assessore provinciale Salvatore Perrone siano infuocate è dire poco. Attraverso una lettera “al vetriolo” il primo cittadino chiede al presidente della Provincia Antonio Gabellone che si faccia chiarezza sul destino del Castello di Collepasso. Il Comune, come indicato in premessa dal sindaco, è proprietario del Castello baronale, di valenza storica e architettonica la cui costruzione risale al XVI secolo. “Alcune decine di anni or sono, la costruzione è stata acquisita al patrimonio comunale e di recente, mercé un finanziamento Por, è stata in parte recuperata dal degrado e ristrutturata. La parte restante sarà ristrutturata nel momento in cui potranno essere acquisiti specifici finanziamenti in ordine ai quali è stata presentata apposita “scheda” ad Area Vasta Sud Salento”.

“Domenica scorsa, 3 gennaio – prosegue il primo cittadino – Salvatore Perrone, assessore provinciale e consigliere comunale di questo Comune, ha tenuto un comizio nel corso del quale, tra l’altro, ha affermato pressoché testualmente: l’amministrazione comunale in carica non è stata in grado di trovare un milione di euro per completare il Castello baronale. Io ho già presentato un progetto per il completamento del Castello che dovrà essere destinato a casa di cura per anziani e disabili. Su questo progetto ho già messo da parte i soldi sotto la voce servizi sociali. E comunque finché è in carica l’attuale amministrazione a Collepasso non farò arrivare un euro. E più avanti ha aggiunto di avere pronta una società per la gestione del castello”. Poiché Perrone parlava da “assessore provinciale”, il sindaco ritiene doveroso chiedere a Gabellone se e quale progetto abbia approvato o abbia in animo di approvare la Provincia su un immobile di proprietà del Comune di Collepasso. E se l’ipotetico progetto, per il quale sarebbero stati “messi da parte i soldi sotto lavoce servizi sociali” abbia tenuto conto delle caratteristiche strutturali e architettoniche dell’immobile che, salvo lavori di totale “spianamento”, non si presta volentieri ad un utilizzo come “casa di cura per anziani e disabili”.

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“C'è da chiedere, poi, se la Provincia di Lecce si stia facendo promotricedi qualche iniziativa imprenditoriale– tuona Perrrone – attraverso la costituzione di una società pubblica o pubblico/privata per la gestione della ideata “casa di cura per anziani e disabili nel Castello baronale di Collepasso. Sono note all’intera comunità di Collepasso le sparate propagandistiche dell’assessore Salvatore Perrone tanto che spesso non fanno neanche notizia. Tuttavia, in questo caso, ritengo che si siano superati abbondantemente i limiti della correttezza istituzionale, della verità e della moralità che un pubblico amministratore ha il dovere di tenere. Pertanto, al fine di salvaguardare il rapporto istituzionale tra le amministrazioni affidate alle nostre cure, chiedo del presidente per arginare la gravità delle dichiarazioni del suo assessore”. Il primo cittadino chiede, infine, che Gabellone assicuri che Collepasso, come tutti i Comuni della Provincia, non debbano subire discriminazioni da parte della sua giunta a causa del colore politico dell’amministrazione comunale. “Glielo chiedo con tono e modo retorici posto che la sua personale sensibilità e la sua correttezza politico-amministrativa non lasciano dubbi”, conclude Perrone.


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Pantaleo Gianfreda