La Gazzetta: “Sette Comuni si uniscono per combattere la ludopatia”. Un incontro a Collepasso su iniziativa del Pd provinciale

2 Luglio 2014 Off Di Pantaleo Gianfreda
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L'incontro tenutosi a Collepasso il 27 giugno

L’incontro tenutosi a Collepasso il 27 giugno

COLLEPASSO. Fronte comune contro la ludopatia. E’ l’impegno assunto dai sette comuni dell’Ambito territoriale di Casarano (Casarano, Collepasso, Matino, Parabita, Ruffano, Supersano e Taurisano), che venerdì scorso si sono incontrati nell’aula consiliare di Collepasso insieme a sindaci, assessori, consiglieri comunali e segretari cittadini del Partito democratico.
La riunione è stata richiesta dalla segreteria provinciale del Pd al presidente dell’Ambito per presentare una proposta di ricerca e di azione sul tema della dipendenza del gioco d’azzardo. Una necessità nata dopo l’iniziativa che si è svolta, sempre su spinta del Pd, qualche giorno fa a Ruffano. «Dai feedback ricevuti a margine dell’incontro – commentano gli organizzatori – il gruppo di lavoro che in Federazione si sta occupando della ludopatia ha elaborato una bozza di proposta progettuale secondo la metodologia della ricerca-azione per un progetto pilota di innovazione sociale, che abbiamo ritenuto di condividere con i sindaci del Coordinamento istituzionale dell’Ambito».
Le azioni di intervento proposte durante l’incontro sono state ampiamente condivise: «E’ stato un focus sulla responsabilità politica e amministrativa di ogni componente presente al tavolo, nella consapevolezza che è necessario mettere a valore le specificità del territorio, che è tempo di fare squadra anche tra le diverse appartenenze politiche e ideologiche, per costruire percorsi di best practice che abbiano ricadute concrete sui bisogni di una comunità sempre più dilaniata dalla crisi, non solo economica ma anche di valori».
La dipendenza dal gioco è un fenomeno che negli ultimi tempi si è ampliato in maniera preoccupante. Cresce il numero di giovani coinvolti nel fenomeno. E crescono anche gli interessi della criminalità organizzata attorno ai guadagni che derivano sia dai giochi stessi, sia dalle persone che finiscono nelle mani degli usurai o in organizzazioni criminali pur di garantirsi il denaro da giocare.
La Regione Puglia si è dotata di una legge contro la diffusione del gioco d’azzardo patologico. E nella nuova programmazione dei Piani sociali di zona, gli Ambiti territoriali avrebbero dovuto recepirne i contenuti. Ma «da una prima lettura di alcuni dei dieci Ambiti della provincia – dicono gli organizzatori dell’incontro – non vi è traccia di azioni di sistema volte a prevenire o contenere il fenomeno. Ne consegue che, in assenza di una corretta analisi di contesto e della relativa mappatura dei bisogni, non prevedendo interventi specifici per questa forma di dipendenza è come dire che il problema non esiste. Ma sappiamo che è esattamente il contrario».
La Gazzetta del Mezzogiorno, mercoledì 2 luglio 2014


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Pantaleo Gianfreda
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