Elezioni del 24-25 febbraio: debellare il “morbo”, far guarire l’Italia, rimettere in moto il Paese. Un voto per il centrosinistra

22 Febbraio 2013 Off Di Pantaleo Gianfreda
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PD L'Italia ce la faràDomenica 24 febbraio, dalle ore 8.00 alle ore 22.00, e lunedì 25 febbraio, dalle ore 7.00 alle ore 15.00, si vota per le elezioni politiche e il rinnovo del Parlamento italiano.

Si chiude una campagna elettorale anomala, dato il periodo invernale, anticipata per esclusiva responsabilità del PdL, che si è svolta quasi interamente tramite televisioni e internet e che ha quasi privato i cittadini di un rapporto diretto e del tradizionale confronto con i candidati nell’agorà (cioè sulle piazze).

A Collepasso, ad esempio, per la prima volta nella storia di tutte le elezioni dal dopoguerra ad oggi, nessun partito ha fatto un comizio o svolto iniziative popolari di un certo rilievo. Due sole le “iniziative” segnalate: un “giro di mercato” organizzato lunedì 10 febbraio dal PD con un suo candidato; il fallimentare incontro (erano più i candidati e i politici che i cittadini presenti) organizzato sabato 16 febbraio dal PdL nel Castello con i suoi candidati al Parlamento.

Ora la parola spetta a noi cittadini. Il 24 e 25 febbraio i cittadini sono protagonisti e giudici. In una democrazia, le elezioni sono l’unico momento in cui il potere spetta esclusivamente al cittadino.

Ricordo che il termine “democrazia” deriva dal greco δῆμος (démos), che significa “popolo”, e κράτος (cràtos), che significa “potere”. Etimologicamente, “democrazia” significa, appunto, “governo del popolo”. Quell’etimologia, però, va “sostanziata” dal cittadino-elettore, che è giudice ed arbitro, con scelte ponderate e sagge perché dovrà decidere dell’assetto e delle politiche della società italiana per i prossimi cinque anni.

Con le elezioni di domenica e lunedì gli italiani hanno la possibilità reale di debellare e far guarire l’Italia da un “morbo” che l’ha infettata e immobilizzata per quasi un ventennio: il morbo del “berlusconismo”. Un misto di populismo, illusionismo, promesse non mantenute, affarismi, scandali, autoritarismo, menzogne e lordume che ha “sconvolto” il popolo italiano e, purtroppo, hanno fatto decadere l’immagine dell’Italia agli occhi degli altri popoli. Quel “morbo” ha infettato i gangli vitali dello Stato, l’economia, la società, la cultura, e, soprattutto, ha distrutto l’etica e minato le regole della democrazia italiana, che è riuscita a reggere grazie all’azione delle organizzazioni sociali e sindacali e dei partiti di opposizione e, soprattutto – non dimentichiamolo mai! -, alla nostra appartenenza alla grande famiglia europea. L’Europa, infatti, è stata per l’Italia la garanzia della nostra sostenibilità democratica in questi lunghi anni.

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L’Italia oggi ha la possibilità di guarire da quel “morbo” e, seppur ancora debole e gracile, ha la possibilità di rimettersi in moto e contribuire a costruire una Stato più credibile e rispettato. Uno Stato sensibile verso le necessità dei giovani, dei cittadini, delle imprese e, soprattutto, degli strati più deboli della popolazione. Senza illusionismi, ma con realismo. Senza promesse fantasmagoriche e choc (che, poi, sono promesse “sciocche”), ma con impegni compatibili, concreti e coerenti. Senza “giochi sporchi”, ma nel rispetto delle regole democratiche. Senza pagliacciate, ma con serietà. Senza Berlusconi, ma con Bersani.

Credo, infatti, che, nella situazione attuale, il voto al centrosinistra e al suo candidato premier siano, più che una scelta, un dovere e una necessità da parte degli elettori.

Chi vuole mandare definitivamente a casa Berlusconi e dare una speranza all’Italia e agli italiani ha un solo modo per farlo: votare per il centrosinistra e per il suo candidato premier, persona seria, competente e credibile. Forse Bersani non ha carisma e non è un “chiacchierone”. Non è un “urlatore” come Grillo e non fa promesse sciocche, come Berslusconi. E’ un emiliano che ha solide tradizioni e capacità governative e una concretezza che, seppur non faccia “sognare”, riesce ad esprimere fiducia, solidità, onestà, serietà. E’ quello di cui oggi l’Italia ha bisogno dopo le tante chiacchiere e le tante illusioni di questo ventennio.

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Ecco perché mi esprimo per un chiaro voto per il centrosinistra di Bersani, Vendola e Tabacci.

Ho grande stima per Vendola, che, nonostante gli “anatemi” televisivi di tanti “politicanti”, ha dimostrato in questi otto anni di saper coniugare inusuali capacità riformiste di governo e, al contempo, di radicale “ascolto” delle istanze dei più deboli nel governo della Regione Puglia. Ho grande stima per Tabacci, che ieri, in una convincente intervista televisiva, ha dimostrato tutta la sua solidità di cattolico democratico e di riformista.

Per quanto mi riguarda, voterò, e invito a votare, per il Partito Democratico. Nonostante tante delusioni personali. Perché, al di là delle vicende personali di ognuno di noi, è l’interesse di tutti che deve prevalere al momento del voto. E il PD, pur con i suoi limiti, è l’unico partito riformista che, con la sua forza, potrà garantire solidità al governo nazionale e una svolta profonda negli assetti istituzionali, economici, politici e sociali del Paese.

Qualcuno mi ha detto che uno come me dovrebbe votare Grillo. Confesso che, in alcuni momenti, mi è venuta la tentazione. Non per stima o ammirazione verso Grillo. L’indignazione, la rabbia ed il voltastomaco (e anche tante delusioni) porterebbero istintivamente anche me a dare un voto al Movimento 5 Stelle. Me lo impedisce, però, la ragione, il buon senso e la convinzione che l’espressione del voto non è solo un atto di responsabilità personale e individuale, ma anche, e soprattutto, un atto di responsabilità sociale e collettiva.

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Certo è che, a differenza del Berlusconi di ieri e di oggi, Grillo raccoglie oggi la protesta e la rabbia di tanti cittadini onesti fortemente “incazzati”, con i quali occorre che il centrosinistra al governo “faccia i conti” e dei quali abbia l’intelligenza di cogliere la forte spinta al cambiamento e la volontà di collaborare.

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Mi permetto, infine, un appello ai tanti collepassesi che risiedono in Lombardia e che seguono questo sito internet, invitandoli a votare per il centrosinistra alla Regione con Ambrosoli e alle elezioni politiche nazionali. Il voto nella Regione Lombardia è decisivo per la vittoria nazionale del centrosinistra e, soprattutto, per chiudere con il leghismo, altra “malattia” che ha ammorbato l’Italia e che ha tentato di dividere gli italiani con una concezione becera e gretta dei rapporti territoriali, politici, umani e sociali.

Con il voto di domenica e lunedì, l’Italia e gli italiani hanno una grande occasione per voltare definitivamente pagina e diventare una Nazione moderna, unita, solidale e rispettata. Non la sprechiamo!

Con il voto al centrosinistra “l’Italia ce la farà. Ne verremo fuori, passando per la serietà e per la verità. Non per le favole“.

Fac simile scheda elettorale Camera dei Deputati Puglia – clicca qui

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 Voto PD


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Pantaleo Gianfreda